IL TIROLO
NELLA CARTOGRAFIA
Già Roma antica aveva incaricato agrimensori di cartografare la rete stradale dell´impero. Una copia di questi antichi rilevamenti la dobbiamo al commerciante Konrad Peutinger di Norimberga che fece disegnare la singolare ‚Tabula Peutingeriana’, una pergamena lunga 10 metri e larga 40 cm, custodita oggi presso la Bilbioteca Nazionale di Vienna. Quest´opera cartografica, molto simile alle odierne piantine delle metropolitane, riporta le città, i mercati più importanti, le maggiori guarnigioni militari, punti di sosta, e di rifornimento.
Con l´inizio dei pellegrinaggi a Gerusalemme, Roma, e Santiago de Compostela nasce intorno all anno 1200 il fenomeno del primo turismo di massa che necessitava – come peraltro anche il commercio – di precise informazioni topografiche e di viabilità, acquistate spesso a peso d´oro.
Fù Maria Theresa d´Austria a dare l´incarico al gio-vane „contadino-cartografo“ Peter Anich (1723-1766 Ober-perfuss) di cartografare ex novo il territorio del Tirolo.
Il suo ‚Atlas Tyrolensis’ costituisce per la sua esattezza , la scala adottata e la dimensione der territorio di ben 26.000 km², la prima carta geografica moderna di un paese Europeo. L´Altas in 20 fogli venne pubblicato nel 1774 a Vienna.
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